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25/09/09

La Mala Educacion (film)

La Mala Educacion è un film in pieno stile Almodovar se non fosse per quache sbavatura.
Incentrato sulla figura di due ex-studenti di un collegio cattolico vittime degli abusi di un prete pedofilo, che una volta usciti dall'istituto si riincontrano per mettere in scena una sceneggiatura scritta da uno dei due e girata dall'altro.
Ma lo scrittore della storia si rivelerà essere diverso da quello che si spaccia...per risolvere la questione , l'ex-prete verrà di nuovo chiamato in causa dai due studenti.
Verrà a galla una storia intricata e ,francamente ,inverosimile.

Il film è difficile da seguire; lento come sanno essere i film di Almodovar (soprattutto "Donne sull'orlo di una crisi di nervi") e ingarbuglito ,non aiuta lo spettatore.Gli interpreti sono magnifici ,ma manca quel quid emotivo che le pellicole richiedono. La trama sembra quasi il pretesto per fare scandalo o sollevare un polverone.
Poteva essere migliore e comunque più fluido nello scorrere.

Ps: l'attore Fele Martinez merita tutta l'attenzione; intenso e avvenente, ha un forte carisma che merita di emergere sulla scena internazionale.



22/09/09

Zazie nel Metrò (libro) - su MilanoNera.com

Bello, bellissimo, imperdibile.
Brillante, sgangherato e disincantato, questo romanzo merita di essere letto in ogi dove e in tempi brevissimi più volte nella vita.
Se cercate innovazione della lingua, personaggi divertenti e freaks, parolaccie e ag, siete nel libro giusto.

Zazie, una bambina di dieci anni, viene affidata dalla madre Jane ,sempre a caccia di "ganzi", al suo zio(?) Gabriel, parigino muscoloso che di mattina dorme e di notte balla travestito da donna.
Contornato da personaggi incisivi e very funny, verrà coinvolto assieme alla piccola ma cazzuta Zazie in avventure di ogni tipo.
Riuscirà la piccola a prendere la metro?

Verificatelo voi stessi ,con questo pezzo di amaro divertimento che ride anche quando si parla di ambigua sessualità
Dal romanzo è stato tratto un film diretto da Louis Malle nel 1960.

Per la recesione completa ,qui

19/09/09

Nasce I ThinK Magazine: rivista di cultura, musica ,cinema, libri, arte, lifestyle tutto in salsa underground, rock e cazzuta




Approfitto di questo rinnovamento del blog per segnalare una rivista (per la quale, tra l'altro, collaboro) che merita attenzione.

La rivista ha alla spalle un'associazione culturale che mira alla promozione di tutto ciò che è al di fuori del commerciale e ordinario: siano questi libri (cazzuti e underground) ,musica, band emergenti , cinema d'autore e non , arte, lifestyle, sport, cucina, eventi.

La redazione è giovanissima e ancora in formazione; si avvale nel frattempo di un team ristretto ma motivato che cerca di sposorizzarla in tutti i modi a partire dall'utilizzo di social network.

La rivista, cartacea e anche su web , è nata nel giogno del 2009 ed è ancora in crescita sia stilisticamente che intellettulamente.

Quello a cui mira è l'informazione "cazzuta": proporre al lettore tutto ciò che per una serie di ragioni (vuoi economiche vuoi di pubblictà) non riesce ad emergere ma meriterebbe di essere conosciuto dai più

Una rivista insomma per tutti coloro che si nutrono di cose che vanno al di là del superproposto-chic-verydimoda e che sono invece catalogabili come iperdibili cult o futuri cult.


Per chiunque voglia informazioni a riguardo o offrire collaorazione o per chi cerca uno spazio pubblicitario per la propria attvità sulla rivista, può contatare info@ithinkmagazine.it o andare sul sito www.ithinkmagazine.it

18/09/09

6 gradi di separazione (film) - 1993

Sei gradi di separazione è un film che trae ispirazione da una teoria secondo la quale, qualunque persona nel mondo è separata dall'altra sa soli cinque conoscenti.
Un esempio? Beh , mia cugina è adata come volontaria in India ed ha incontrato una bellissima bambina indiana nel treno alla quale ha regalato un braccialetto.Tra me e questa bimba che è dall'altra parte del mondo ,c'è un solo grado di separazione.
Questa teoria ha ispirato prima una commedia il cui primo debutto a Brodway risale al novembre 1990, in seguito ha dato uno spunto per la creazione di questo film davvero inconsueto che merita di esser visto solo per lo sforzo titanico che ha compiuto lo scenegggiatore per scriverlo.
Una coppia di antiquari ricchi si ritrova ad ospitare in casa un giovane ( Will Smith) che afferma di essere amico dei loro figli nonchè primogenito dell'attore Simon Poiret.
Viene accolto in casa e intrattiene i suoi benefattori di una sera con una deliziosissima cena e argomentazioni brillanti.
la mattina dopo però la coppia di coniugi capisce che il ragazzo è un truffatore ,e lo cacciano di casa.
Iniziano a raccontare questa storia come un aneddoto da intrettenimento durante diverse cene e occasioni mondane: in tal modo vengono a sapere di non essere le uniche vittime della truffa che in realtà ha coinvolto diverse persone.
L'incontro con questo ragazzo brillante metterà a nudo la superficialità delle loro esistenze e li porterà a riflessioni di varia natura.
Un appaluso meriterebbe lo sceneggiatore: creativo parolier, filosofo cinemtografico, ha dato vita ad un prodotto talmente scoppiettante da rasentare il verboso.
Ma lo sforzo compiuto non può nascondere il fatto che si sia messa "troppa carne al fuoco"; troppi gli argomenti toccati e troppo poco tempo per trattarli nella dovuta maniera e per farli metabolizzare allo spettatore.
Conseguenza ultima è che il film risulta comprensibile ad un pubblico ristretto e di un certo livello culturale ,per i numerosi riferimenti letterari e medico- psichiatrici nonchè filosofici.
Regia e montaggio fanno da spalla alle conversazioni da palcoscenico interpretate magnificamente dagli attori (in primis da Stockard Channing, che interpretò Rizzo in Grease).
I sei gradi di separazione meriterebbe un discorso lungo e approfondito nonchè l'attenzione di tutti coloro che non si accontentano dei cinepanettoni imminenti (come una tempasta o una mensola che scricchiola e minaccia di gettarti addosso mattoni cartacei).
Un bel 8/10.
Ps: il personaggio di Will Smtih è ispirato ad un truffatore realmente esistito che si finse figlio di Poiret per estorcere denaro a benestanti di Manhattan.

15/09/09

Ogni cosa è illuminata (film) - 2005

Ogni cosa illuminata è un film da apprezzare per i temi di spessore trattati e per i personaggi che sulla propria pelle hanno vissuto una tragedia tanto grade quanto quella del Nazismo;

per il resto mi aspettavo più peripezie, una trama meno lineare.
Ma non starò di certo a cavillare sulla vicenda, trattandosi infatti di una storia realmente accaduta e raccontanta nel libro.
La regia, molto delicata ,lascia ampio spazio al montaggio e alla fotografia ,notevole per certi suoi guizzi geniali che ci restituiscono un'immagina dell'Ucraina più solare e meno sovietica di quanto davvero non ci si immagini.
Attori superbi ,a partire dal bravo Eugene Hutz, paroliere e cantate dei Gogol Bordello (che in parte di occupano della colonna sonora) di cui si accerchia in una scena.
Colonna sonora di forte impatto sonoro ,a partire da How is End dei Devotchka.
Tenerissima l'anziana donna ucraina, vissuta sempre in campagna dai tempi della secondoa guerra mondiale ,che domanda con candore :"Ma la guerra è finita?".
Una frase che indica quanto per noi il passato sia lontano, ma quanti sia più che mai attuale per chi l'ha visto con i propri occhi e non solo tramite le fotografie.
Un bel film ,per ricordare un passato che deve continuare, seppur dolorasamente ,ad essere presente.

SCHEDA DEL FILM
Titolo Originale: EVERYTHING IS ILLUMINATED
Regia: Liev Schreiber
Interpreti: Elijah Wood, Eugene Hutz, Boris Leskin, Jonathan Safran Foer, Stephen Samudovsky, Zuzana Hodkova
Durata: h 1.42
Nazionalità: Usa 2005
Genere: commedia
Tratto dal libro "Ogni cosa è illuminata" di Jonathan Safran Foer
Al cinema nel Novembre 2005





HOW IS END by DEVOTCHKA

10/09/09

24 hour party people -film (2002) /mezza fregatura?!

24 hour party people è un film che dal titolo è tutto un programma.
Incentrato sulle vicende folli e finanziarie del giornalista inglese Tony Wilson, reporter di mattina e appassionato di musica e produttore la sera ,che mette su una casa discografica dove solo il vezzo cretivo delle band fa da padrone.
La libertà d'espressione è il vero simbolo delle etichetta sotrica che ha finanziato Joy Division, New Order , Happy Mondays.
Da vita alla cultura del Rave ,della musica anni '90; ma dietro l'angolo si nasconde il declino... Questo film è la dimostrazione di come ,nell'arte come nella vita, importi più saper raccontare che non saper fare: dal trailer ,dal montaggio ,colonna sonora e grafica, si potrebbe pensare ad una bomba di musica e divertimento in chiave filmica......alla fine del film , l'unica bomba che si vorrà la ciare sarà quella atomica proprio sulla sede della casa discograafica in questione.
L'unica cosa che può trattenere sono la memoria di
Ian Curtis e il divertente ma decadente protagonista,che nonostante la ganzeria di cui si veste, lascia trapelare tutta la tenerezza di chi in un sogno rivluzionario ci ha creduto.
Vedetelo, ma prendete tutto con le pinze.
Investiteci poco in aspettative.


06/09/09

La custode di mia sorella - film (2009)

La custode di mia sorella è un film delicato, sul quale dare un giudizio sarebbe in ogni caso azzardato.
Il tema trattato ,quello del cancro di una giovane ragazza ,è attualissimo nel suo porre problemi da natura etica, su più fronti.
La giovane Kate si scopre essere malata di leucemia a cinque anni: ha bisogno di midollo osseo, cellule staminali.
I genitori e il fratello non sono compatibili; rimane una sola soluzione: l'eugenetica, ovvero la generazione in provetta di un terzo figlio che sarà di certo un donatore compatibile.
I temi scottanti sono:
1- è giusto generare un altro figlio, geneticamente selezionato ,per aiutarne un altro?
2- una volta generato, il figlio capirà che la sua generazione è sia voluta che cercata?
3- è giusto l'accanimento terapeutico a discapito di terzi?
4-l'eutanasia; il punto si commenta da sè.
Il film è stato un azzardo: per le tematiche trattate sarebbe stato facile tacciarlo di banalit°; a mio avviso il film è stato intenso, per nulla banale: la verità è che in primis la cosa ci turba; la mallattia può colpire chiunque e senza una motivazioe valida; in secondo luogo la storia può sembrare già vista solo perchè il regista si è limitato semplicemente a raccontare quello che succede in una famiglia colpita da una tragedia così grande.
Si apprezza prima di tutto il coraggio del team e della produzione per aver proposto una pellicola così rischiosa; la regia e il montaggio sono delicati e lasciano molta libertà di movimento agli attori (spiccano la Vassilieva nel ruolo di Kate , la Diaz, sulla quale pochi avrebbero scommesso, e la piccola Abigail).
In sostanza, il film merita di essere visto; ma ,attenzione, è davvero commovente, a prescidere da qualunque critica o tecnica cinematografica.
Curiosità : il film è tratto da una storia vera raccontanta nel libro dal medesimo titolo.
Approfondimenti:
Il libro su Ibs
Il film su MyMovies
Critica del film su Cineblog
Critica del film su FilmUp

Scheda del film:
Regia: Nick Cassavetes
Sceneggiatura: Jeremy Leven, Nick Cassavetes
Attori: Cameron Diaz, Alec Baldwin, Joan Cusack, Abigail Breslin, Jason Patric, Thomas Dekker, Sofia Vassilieva, David Thornton, Heather Wahlquist, Elizabeth Daily, Evan Ellingson, David Bortolucci, Chris Kinkade, Nicole Marie Lenz, Nina Barry
Fotografia: Caleb Deschanel
Montaggio: Alan Heim, James Flynn (III)
Musiche: Aaron Zigman
Produzione: Curmudgeon Films, Gran Via Productions, Mark Johnson Productions
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Paese: USA 2009
Uscita Cinema: 04/09/2009
Genere: Drammatico

03/09/09

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, Feltrinelli 2005

Mattatoio numero 5 non è un semplice libro; è quello che si potrebbe definire un CULT.

Nato dalla fantasia visionaria di Kurt Vonnegut, questo volume racchiude in sè sarcasmo, pulp, intelligenza; tutto per gridare NO ALLA GUERRA.
Partendo dalla sua esperienza drammatica vissuta come soldato durante la seconda guerra mondiale, lo scrittore costruisce un romanzo fantascientifico ironico e riflessivo.
Da leggere ,assolutamente.
Per la recensione completa ,potete leggere
qui, sul sito MilanoNera .
Enjoy it!

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25/09/09

La Mala Educacion (film)

La Mala Educacion è un film in pieno stile Almodovar se non fosse per quache sbavatura.
Incentrato sulla figura di due ex-studenti di un collegio cattolico vittime degli abusi di un prete pedofilo, che una volta usciti dall'istituto si riincontrano per mettere in scena una sceneggiatura scritta da uno dei due e girata dall'altro.
Ma lo scrittore della storia si rivelerà essere diverso da quello che si spaccia...per risolvere la questione , l'ex-prete verrà di nuovo chiamato in causa dai due studenti.
Verrà a galla una storia intricata e ,francamente ,inverosimile.

Il film è difficile da seguire; lento come sanno essere i film di Almodovar (soprattutto "Donne sull'orlo di una crisi di nervi") e ingarbuglito ,non aiuta lo spettatore.Gli interpreti sono magnifici ,ma manca quel quid emotivo che le pellicole richiedono. La trama sembra quasi il pretesto per fare scandalo o sollevare un polverone.
Poteva essere migliore e comunque più fluido nello scorrere.

Ps: l'attore Fele Martinez merita tutta l'attenzione; intenso e avvenente, ha un forte carisma che merita di emergere sulla scena internazionale.



22/09/09

Zazie nel Metrò (libro) - su MilanoNera.com

Bello, bellissimo, imperdibile.
Brillante, sgangherato e disincantato, questo romanzo merita di essere letto in ogi dove e in tempi brevissimi più volte nella vita.
Se cercate innovazione della lingua, personaggi divertenti e freaks, parolaccie e ag, siete nel libro giusto.

Zazie, una bambina di dieci anni, viene affidata dalla madre Jane ,sempre a caccia di "ganzi", al suo zio(?) Gabriel, parigino muscoloso che di mattina dorme e di notte balla travestito da donna.
Contornato da personaggi incisivi e very funny, verrà coinvolto assieme alla piccola ma cazzuta Zazie in avventure di ogni tipo.
Riuscirà la piccola a prendere la metro?

Verificatelo voi stessi ,con questo pezzo di amaro divertimento che ride anche quando si parla di ambigua sessualità
Dal romanzo è stato tratto un film diretto da Louis Malle nel 1960.

Per la recesione completa ,qui

19/09/09

Nasce I ThinK Magazine: rivista di cultura, musica ,cinema, libri, arte, lifestyle tutto in salsa underground, rock e cazzuta




Approfitto di questo rinnovamento del blog per segnalare una rivista (per la quale, tra l'altro, collaboro) che merita attenzione.

La rivista ha alla spalle un'associazione culturale che mira alla promozione di tutto ciò che è al di fuori del commerciale e ordinario: siano questi libri (cazzuti e underground) ,musica, band emergenti , cinema d'autore e non , arte, lifestyle, sport, cucina, eventi.

La redazione è giovanissima e ancora in formazione; si avvale nel frattempo di un team ristretto ma motivato che cerca di sposorizzarla in tutti i modi a partire dall'utilizzo di social network.

La rivista, cartacea e anche su web , è nata nel giogno del 2009 ed è ancora in crescita sia stilisticamente che intellettulamente.

Quello a cui mira è l'informazione "cazzuta": proporre al lettore tutto ciò che per una serie di ragioni (vuoi economiche vuoi di pubblictà) non riesce ad emergere ma meriterebbe di essere conosciuto dai più

Una rivista insomma per tutti coloro che si nutrono di cose che vanno al di là del superproposto-chic-verydimoda e che sono invece catalogabili come iperdibili cult o futuri cult.


Per chiunque voglia informazioni a riguardo o offrire collaorazione o per chi cerca uno spazio pubblicitario per la propria attvità sulla rivista, può contatare info@ithinkmagazine.it o andare sul sito www.ithinkmagazine.it

18/09/09

6 gradi di separazione (film) - 1993

Sei gradi di separazione è un film che trae ispirazione da una teoria secondo la quale, qualunque persona nel mondo è separata dall'altra sa soli cinque conoscenti.
Un esempio? Beh , mia cugina è adata come volontaria in India ed ha incontrato una bellissima bambina indiana nel treno alla quale ha regalato un braccialetto.Tra me e questa bimba che è dall'altra parte del mondo ,c'è un solo grado di separazione.
Questa teoria ha ispirato prima una commedia il cui primo debutto a Brodway risale al novembre 1990, in seguito ha dato uno spunto per la creazione di questo film davvero inconsueto che merita di esser visto solo per lo sforzo titanico che ha compiuto lo scenegggiatore per scriverlo.
Una coppia di antiquari ricchi si ritrova ad ospitare in casa un giovane ( Will Smith) che afferma di essere amico dei loro figli nonchè primogenito dell'attore Simon Poiret.
Viene accolto in casa e intrattiene i suoi benefattori di una sera con una deliziosissima cena e argomentazioni brillanti.
la mattina dopo però la coppia di coniugi capisce che il ragazzo è un truffatore ,e lo cacciano di casa.
Iniziano a raccontare questa storia come un aneddoto da intrettenimento durante diverse cene e occasioni mondane: in tal modo vengono a sapere di non essere le uniche vittime della truffa che in realtà ha coinvolto diverse persone.
L'incontro con questo ragazzo brillante metterà a nudo la superficialità delle loro esistenze e li porterà a riflessioni di varia natura.
Un appaluso meriterebbe lo sceneggiatore: creativo parolier, filosofo cinemtografico, ha dato vita ad un prodotto talmente scoppiettante da rasentare il verboso.
Ma lo sforzo compiuto non può nascondere il fatto che si sia messa "troppa carne al fuoco"; troppi gli argomenti toccati e troppo poco tempo per trattarli nella dovuta maniera e per farli metabolizzare allo spettatore.
Conseguenza ultima è che il film risulta comprensibile ad un pubblico ristretto e di un certo livello culturale ,per i numerosi riferimenti letterari e medico- psichiatrici nonchè filosofici.
Regia e montaggio fanno da spalla alle conversazioni da palcoscenico interpretate magnificamente dagli attori (in primis da Stockard Channing, che interpretò Rizzo in Grease).
I sei gradi di separazione meriterebbe un discorso lungo e approfondito nonchè l'attenzione di tutti coloro che non si accontentano dei cinepanettoni imminenti (come una tempasta o una mensola che scricchiola e minaccia di gettarti addosso mattoni cartacei).
Un bel 8/10.
Ps: il personaggio di Will Smtih è ispirato ad un truffatore realmente esistito che si finse figlio di Poiret per estorcere denaro a benestanti di Manhattan.

15/09/09

Ogni cosa è illuminata (film) - 2005

Ogni cosa illuminata è un film da apprezzare per i temi di spessore trattati e per i personaggi che sulla propria pelle hanno vissuto una tragedia tanto grade quanto quella del Nazismo;

per il resto mi aspettavo più peripezie, una trama meno lineare.
Ma non starò di certo a cavillare sulla vicenda, trattandosi infatti di una storia realmente accaduta e raccontanta nel libro.
La regia, molto delicata ,lascia ampio spazio al montaggio e alla fotografia ,notevole per certi suoi guizzi geniali che ci restituiscono un'immagina dell'Ucraina più solare e meno sovietica di quanto davvero non ci si immagini.
Attori superbi ,a partire dal bravo Eugene Hutz, paroliere e cantate dei Gogol Bordello (che in parte di occupano della colonna sonora) di cui si accerchia in una scena.
Colonna sonora di forte impatto sonoro ,a partire da How is End dei Devotchka.
Tenerissima l'anziana donna ucraina, vissuta sempre in campagna dai tempi della secondoa guerra mondiale ,che domanda con candore :"Ma la guerra è finita?".
Una frase che indica quanto per noi il passato sia lontano, ma quanti sia più che mai attuale per chi l'ha visto con i propri occhi e non solo tramite le fotografie.
Un bel film ,per ricordare un passato che deve continuare, seppur dolorasamente ,ad essere presente.

SCHEDA DEL FILM
Titolo Originale: EVERYTHING IS ILLUMINATED
Regia: Liev Schreiber
Interpreti: Elijah Wood, Eugene Hutz, Boris Leskin, Jonathan Safran Foer, Stephen Samudovsky, Zuzana Hodkova
Durata: h 1.42
Nazionalità: Usa 2005
Genere: commedia
Tratto dal libro "Ogni cosa è illuminata" di Jonathan Safran Foer
Al cinema nel Novembre 2005





HOW IS END by DEVOTCHKA

10/09/09

24 hour party people -film (2002) /mezza fregatura?!

24 hour party people è un film che dal titolo è tutto un programma.
Incentrato sulle vicende folli e finanziarie del giornalista inglese Tony Wilson, reporter di mattina e appassionato di musica e produttore la sera ,che mette su una casa discografica dove solo il vezzo cretivo delle band fa da padrone.
La libertà d'espressione è il vero simbolo delle etichetta sotrica che ha finanziato Joy Division, New Order , Happy Mondays.
Da vita alla cultura del Rave ,della musica anni '90; ma dietro l'angolo si nasconde il declino... Questo film è la dimostrazione di come ,nell'arte come nella vita, importi più saper raccontare che non saper fare: dal trailer ,dal montaggio ,colonna sonora e grafica, si potrebbe pensare ad una bomba di musica e divertimento in chiave filmica......alla fine del film , l'unica bomba che si vorrà la ciare sarà quella atomica proprio sulla sede della casa discograafica in questione.
L'unica cosa che può trattenere sono la memoria di
Ian Curtis e il divertente ma decadente protagonista,che nonostante la ganzeria di cui si veste, lascia trapelare tutta la tenerezza di chi in un sogno rivluzionario ci ha creduto.
Vedetelo, ma prendete tutto con le pinze.
Investiteci poco in aspettative.


06/09/09

La custode di mia sorella - film (2009)

La custode di mia sorella è un film delicato, sul quale dare un giudizio sarebbe in ogni caso azzardato.
Il tema trattato ,quello del cancro di una giovane ragazza ,è attualissimo nel suo porre problemi da natura etica, su più fronti.
La giovane Kate si scopre essere malata di leucemia a cinque anni: ha bisogno di midollo osseo, cellule staminali.
I genitori e il fratello non sono compatibili; rimane una sola soluzione: l'eugenetica, ovvero la generazione in provetta di un terzo figlio che sarà di certo un donatore compatibile.
I temi scottanti sono:
1- è giusto generare un altro figlio, geneticamente selezionato ,per aiutarne un altro?
2- una volta generato, il figlio capirà che la sua generazione è sia voluta che cercata?
3- è giusto l'accanimento terapeutico a discapito di terzi?
4-l'eutanasia; il punto si commenta da sè.
Il film è stato un azzardo: per le tematiche trattate sarebbe stato facile tacciarlo di banalit°; a mio avviso il film è stato intenso, per nulla banale: la verità è che in primis la cosa ci turba; la mallattia può colpire chiunque e senza una motivazioe valida; in secondo luogo la storia può sembrare già vista solo perchè il regista si è limitato semplicemente a raccontare quello che succede in una famiglia colpita da una tragedia così grande.
Si apprezza prima di tutto il coraggio del team e della produzione per aver proposto una pellicola così rischiosa; la regia e il montaggio sono delicati e lasciano molta libertà di movimento agli attori (spiccano la Vassilieva nel ruolo di Kate , la Diaz, sulla quale pochi avrebbero scommesso, e la piccola Abigail).
In sostanza, il film merita di essere visto; ma ,attenzione, è davvero commovente, a prescidere da qualunque critica o tecnica cinematografica.
Curiosità : il film è tratto da una storia vera raccontanta nel libro dal medesimo titolo.
Approfondimenti:
Il libro su Ibs
Il film su MyMovies
Critica del film su Cineblog
Critica del film su FilmUp

Scheda del film:
Regia: Nick Cassavetes
Sceneggiatura: Jeremy Leven, Nick Cassavetes
Attori: Cameron Diaz, Alec Baldwin, Joan Cusack, Abigail Breslin, Jason Patric, Thomas Dekker, Sofia Vassilieva, David Thornton, Heather Wahlquist, Elizabeth Daily, Evan Ellingson, David Bortolucci, Chris Kinkade, Nicole Marie Lenz, Nina Barry
Fotografia: Caleb Deschanel
Montaggio: Alan Heim, James Flynn (III)
Musiche: Aaron Zigman
Produzione: Curmudgeon Films, Gran Via Productions, Mark Johnson Productions
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Paese: USA 2009
Uscita Cinema: 04/09/2009
Genere: Drammatico

03/09/09

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, Feltrinelli 2005

Mattatoio numero 5 non è un semplice libro; è quello che si potrebbe definire un CULT.

Nato dalla fantasia visionaria di Kurt Vonnegut, questo volume racchiude in sè sarcasmo, pulp, intelligenza; tutto per gridare NO ALLA GUERRA.
Partendo dalla sua esperienza drammatica vissuta come soldato durante la seconda guerra mondiale, lo scrittore costruisce un romanzo fantascientifico ironico e riflessivo.
Da leggere ,assolutamente.
Per la recensione completa ,potete leggere
qui, sul sito MilanoNera .
Enjoy it!

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